Il Pontificio Istituto Ambrosiano di
Musica Sacra (PIAMS) è l'unica istituzione culturale deputata
allo studio scientifico dell'antico "canto milanese" o
"canto ambrosiano", diffuso in quelle aree dell'Italia
settentrionale caratterizzate dalla presenza del rito ambrosiano.
Dal punto di vista della giurisdizione
ecclesiastica il rito ambrosiano è attualmente presente in
tutta la diocesi di Milano (ad eccezione di Varenna, Civate,
Monza, Brugherio, Villasanta, Canonica d'Adda, Castel Rozzone, Fara
Gera d'Adda, Pontirolo Nuovo, Treviglio, Burnago, Cornate d'Adda,
Grezzago, Pozzo d'Adda, Roncello, Trezzano Rosa, Trezzo sull'Adda,
Vaprio d'Adda, per un totale di 44 parrocchie) e nelle diocesi di
Bergamo (Vicariati di Calolzio-Caprino, Branzi e S. Giovanni
Bianco Sottochiesa: 30 parrocchie), di Como (Lomazzo e
Montorfano: 3 parrocchie), di Lodi (Colturano: 2 parrocchie),
di Novara (Pieve di Cannobio: 7 parrocchie), di Pavia
(Torrevecchia Pia, Vigonzone e Zibido al Lambro: 3 parrocchie) e di
Lugano (Pievi delle Tre Valli, della Valle Capriasca e di
Brissago: 55 parrocchie).
Dal punto di vista amministrativo
civile, il rito ambrosiano è ad oggi diffuso — ad
eccezione delle località sopra indicate — nelle province
di Milano e Varese, in gran parte della provincia di Como e in alcune
zone delle province di Novara, Bergamo, Lodi, Pavia e nel Canton
Ticino (CH).
1. I prodromi
L'origine remota del PIAMS è
legata al motu proprio "Tra le sollecitudini" di Pio
X (1903), il quale - nel quadro di una più generale promozione
del rinnovamento della musica per la liturgia e della partecipazione
attiva del popolo alla liturgia - aveva favorito la nascita e lo
sviluppo di scuole diocesane di musica sacra.
Se già prima del documento
pontificio Milano aveva visto la pionieristica attività di
sviluppo e di sostegno alla musica sacra ad opera di Guerrino Amelli
(1848-1933) e i primi tentativi di restaurazione scientifica del
canto ambrosiano da parte di Emilio Garbagnati (1848-1928), è
solo negli anni '20 che risultano attivi in Milano già due
istituti specificamente dedicti alla formazione liturgico-musicale:
la sezione di organo e musica liturgica istituita nel 1928 presso la
scuola di arte sacra "Beato Angelico" e una scuola di
musica sacra presso il Seminario di piazza Duomo 16
Ma solo nel decennio successivo si
giunse a dar vita ad una vera e propria "Scuola superiore di
canto ambrosiano e di musica sacra".
2. La Scuola
superiore di canto ambrosiano
Così, il 12 marzo 1931, il card.
A.I. Schuster, mentre ne approvava ad experimentum lo statuto,
ne comunicava ufficialmente l'istituzione;
anche nei decreti del 41o sinodo diocesano milanese,
tenutosi nei giorni 22-23 settembre del medesimo anno, venne
raccomandato ai parroci di inviare presso la Scuola i giovani
sacerdoti e i responsabili delle corali parrocchiali (can. 547).
Sebbene formalmente insediata presso il
Seminario di corso Venezia, di fatto la Scuola operò presso la
canonica di S. Nazaro (via Francesco Sforza, 44), avvalendosi tra
l'altro, per l'insegnamento del canto ambrosiano, della
collaborazione del benedettino Gregori Maria Sunyol, curatore
dell'Antiphonale e del Vesperale ambrosiani.
La crescita della Scuola richiese
l'istituzione, nel 1934, di una "Scuola d'organo e di
composizione sacra", la cui direzione fu affidata al mo
Marziano Perosi, e che per l'insegnamento delle discipline musicali
annoverò figure di rilievo quali Santo Spinelli e Francesco
Fossati.
La solidità dell'insegnamento
impartito e il notevole livello qualitativo raggiunto in breve dagli
allievi della Scuola è attestato dal saggio di canto
ambrosiano eseguito nel 1935 ai microfoni dell'Ente Italiano
Audizioni Radiofoniche (EIAR). In quel medesimo anno, la Scuola si
dotava inoltre di un proprio organo ufficiale, la rivista «La
nuova musica sacra».
3. La nascita del
PIAMS
Nel frattempo il card. Schuster si era
attivato per trasformare la Scuola in un istituto di studi superiori
analogo al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, che agli
inizi del secolo lo aveva visto come docente.
Ottenuto non senza qualche riserva e
opposizione negli ambienti romani, il riconoscimento pontificio
giunse il 12 marzo 1940 per mezzo di un
decreto della Sacra
Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi,
che ne faceva l'omologo dell'Istituto romano. La Scuola in tal modo guadagnava la
facoltà di conferire i gradi accademici e mutava il proprio
nome in "Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra".
Dell'evento fu il medesimo card.
Schuster a dare segnalazione, il giorno seguente, al preside, mons.
Cavezzali, ai docenti e agli allievi della Scuola. La notizia fu
ripresa anche dai decreti del 43° sinodo diocesano (22-24
settembre 1941, can. 95).
Al decreto pontificio fecero ben presto
seguito l'approvazione degli statuti e dei piani di studio (8
settembre 1941 e 9 febbraio 1946) e, sul versante logistico, i
trasferimenti nella nuova sede di via Verziere, 2 presso il santuario
di S. Bernardino alle Ossa e poi in quella, maggiormente ricettiva e
funzionale, di via Bergamini, 10.
Sarà però solo negli anni
'60 che il PIAMS raggiungerà la sede di viale Gorizia
5, nel nuovo edificio realizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo
per la Cappella musicale.