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Enzo Corti, una vita per la musica organistica

Enzo Corti
L'eco degli artisti

Enzo Corti, una vita per la musica organistica

Enzo Corti, una vita per la musica organistica

 

A parere di chi scrive (spero di essere in larga compagnia), al giorno d’oggi è di primaria importanza ripercorrere il filo d’Arianna della storia per conoscere e capire in che modo alcuni personaggi del recente passato hanno affrontato il non facile compito di essere artisti – nel nostro caso organisti – nella modernità. 

Ripercorrere la vita di un musicista che ci ha preceduto significa non solo eseguire una mera ricerca biografica, la cui importanza è commisurata alle azioni svolte, ma soprattutto creare un’occasione di riscoperta e conseguentemente di divulgazione con un triplice valore: umano, artistico, storico. 

Nella vita organistica della città di Milano, nella seconda metà del XX secolo, la figura del Maestro Enzo Corti è stata rilevante perché la sua professionalità si è manifestata nel solco dei tre valori fondamentali sopra citati: in primis il valore dell’umanità, elemento costruttivo di buone relazioni che hanno consentito la realizzazione di molti progetti musicali di alto valore nella città di Milano; il valore artistico che è riuscito a raggiungere in ambito organistico è testimoniato dai suoi concerti, dalla sua attività di organista liturgico e dalla sua lunga carriera di  docente presso la Scuola Civica di Musica di Milano; terzo è il valore storico inteso come capacità di essere musicista parte della storia e non al di sopra della storia, una consapevolezza che lo ha accompagnato sempre, sia nel suo lavoro di organista che nel suo ruolo di insegnante. 

Prima di iniziare il nostro racconto, ringrazio il Maestro Alessio Corti per essere stato la fonte primaria di questo articolo in un caldissimo pomeriggio milanese nel mese di luglio… 

Vincenzo (Enzo) Corti nacque a Milano il 5 gennaio 1941. All’epoca l’Europa era scossa dal Secondo Conflitto Mondiale e anche Milano non fu risparmiata dalle atrocità della guerra; le difficoltà non furono poche: nel 1942 venne imposto il razionamento del pane (la razione giornaliera venne ridotta a 150 grammi pro capite) e nell’agosto del 1943 vi furono i tre grandi bombardamenti sul centro di Milano. La famiglia Corti, come altre famiglie milanesi, decise quindi di lasciare Milano per rifugiarsi nel Varesotto, per l’esattezza ad Abbiate Guazzone, frazione del Comune di Tradate in provincia di Varese. 

 

Abbiate Guazzone in una cartolina d’epoca
Abbiate Guazzone in una cartolina d’epoca

 

Il padre di Enzo era un elettrotecnico che per passione suonava il clarino nella banda. Gli anni trascorsi ad Abbiate Guazzone furono per il piccolo Enzo l’occasione per avere i primi incontri con la musica organistica: presso la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo ebbe modo di ascoltare l’organista dell’epoca che, notato l’interesse del ragazzo per l’organo, lo chiamò subito come aiutante per l’azionamento manuale dei mantici. Presso la chiesa di Abbiate Guazzone è collocato un organo costruito nel 1875 da Giovanni Prestinari e ampliato nel 1888 da Giuseppe Vedani e Pietro Talamona. 

Terminata la guerra nel 1945, la famiglia Corti ritornò nella Milano liberata. È giusto ricordare come le famiglie che subirono le molteplici sofferenze causate dalla guerra furono poi il motore che permise all’Italia di ripartire dalle macerie in cui si trovava.  

Da adolescente Enzo Corti, oltre a lavorare per far fronte alle necessità familiari, iniziò lo studio del pianoforte con Lucia Romanini presso la Scuola Civica di Milano, mentre da Mario Rossetti ricevette le prime lezioni di organo. In quel tempo la Scuola Civica di Musica di Milano si trovava presso Corso di Porta Vigentina e le lezioni di organo si tenevano all’organo Costamagna dell’Auditorium Lattuada. Enzo Corti completò la sua formazione organistica con il Maestro Gianfranco Spinelli. Ricordiamo che Gianfranco Spinelli, figlio di Santo Spinelli (organista del Duomo di Milano), fu promotore in ambito milanese della riscoperta del repertorio antico e della filologia in ambito organistico. 

 

Enzo Corti all’organo della Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano.
Enzo Corti all’organo della Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano.
In ordine da destra gli organisti: Lucio Tummeacciu, Enzo Corti, Gianfranco Spinelli, Francesco Catena, Franco Castelli, Angelo Marzatico.
In ordine da destra gli organisti: Lucio Tummeacciu, Enzo Corti, Gianfranco Spinelli, Francesco Catena, Franco Castelli, Angelo Marzatico.
Enzo Corti all’organo Costamagna dell’Auditorium della Scuola Civica di Musica di Milano in Corso di Porta Vigentina.
Enzo Corti all’organo Costamagna dell’Auditorium della Scuola Civica di Musica di Milano in Corso di Porta Vigentina.

Sul finire degli anni ‘60, al ritorno dal servizio di leva obbligatorio, Enzo Corti si diplomò come candidato privatista in pianoforte presso il Conservatorio di Genova e in organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Bologna. 

Da sottolineare l’interesse di Enzo anche per altre discipline musicali: con i Maestri Angelo Corradini e Alberto Soresina approfondì lo studio della composizione, con il Maestro Franco Gallini ebbe modo di approcciare lo studio della direzione d’orchestra. 

Il giovane organista Enzo Corti iniziò presto la sua attività professionale in ambito musicale: nel 1964, all’età di 23 anni, vinse il concorso indetto dalla Chiesa Cristiana Protestante di Milano per il posto di organista e direttore di coro. 

 

Lettera di assunzione come organista titolare presso la Chiesa Cristiana Protestante di Milano.
Lettera di assunzione come organista titolare presso la Chiesa Cristiana Protestante di Milano.

 

All’epoca presso la Chiesa Protestante era collocato in cantoria un piccolo organo Mascioni pneumatico, il coro era formato esclusivamente da cantori di origine tedesca e il culto che aveva luogo ogni domenica mattina era in tedesco. Particolare interessante: presso la Chiesa Protestante era presente un servizio d’ordine che alle ore 10 chiudeva gli ingressi e li sorvegliava fino alla fine del Culto, per impedire che il rito fosse disturbato.

 

Foto scattata nella cantoria in controfacciata della Chiesa Protestante di Milano: Enzo Corti – primo a sinistra – e il coro della chiesa
Foto scattata nella cantoria in controfacciata della Chiesa Protestante di Milano: Enzo Corti – primo a sinistra – e il coro della chiesa

 

Qualche anno dopo la sua nomina di organista, Enzo Corti ebbe modo di frequentare diverse realtà protestanti in riferimento allo svolgimento del culto presso alcune chiese di Zurigo, grazie a delle trasferte organizzate dai membri del consiglio della Chiesa Protestante. Queste esperienze furono certamente fruttuose per conoscere la cultura musicale protestante in terra d’oltralpe. 

Oltre alla Chiesa Protestante era organista anche presso la chiesa dei Santi Nazaro e Celso in Via Aldini a Quarto Oggiaro, e anche qui era collocato un Mascioni pneumatico. 

In ambito familiare possiamo ricordare che nel 1966 si sposò con Luciana e presto la famiglia si allargò con l’arrivo di Alessio e Silvia. 

Dal 1975 iniziò a suonare alla messa vespertina nella Basilica di San Marco, incarico che mantenne fino al 2019. Negli anni ‘70 ricoprì l’incarico di direttore del coro “I Cantori di Cerano”, formazione vocale che eseguiva principalmente polifonia classica; sempre in quegli anni iniziò la sua attività di docente di organo presso la Scuola Civica di Milano.

 

Enzo Corti dirige i “Cantori di Cerano”
Enzo Corti dirige i “Cantori di Cerano”

Torniamo agli anni 60. In quell’epoca la città di Milano stava vivendo un periodo di cambiamenti e trasformazioni sociali che sotto vari profili andò a modificare le abitudini e gli stili di vita dei milanesi. Alcuni dei centri principali di questi cambiamenti furono le Università; presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore molte attività culturali furono promosse e sostenute grazie all’operato di Mons. Luigi Villa (1910 – 2009), che fu chiamato da Padre Gemelli come assistente ecclesiale spirituale dal 1949 al 1962, e che successivamente venne nominato parroco presso la chiesa di Santa Maria Segreta. In ambito universitario, Enzo Corti ebbe occasione di suonare in vari concerti all’organo Tamburini della Cappella Sacro Cuore dell’Università Cattolica. 

 

L’organo della Cappella Sacro Cuore dell’Università Cattolica.
L’organo della Cappella Sacro Cuore dell’Università Cattolica.
Il programma di una Abendmusik con brani di Dietrich Buxtehude.
Il programma di una Abendmusik con brani di Dietrich Buxtehude.

 

 

Fruttuoso fu l’incontro con Angelo Rosso, che dal 1972 divenne direttore artistico dei concerti d’organo organizzati dagli Amici della Musica dell’Università Cattolica e dal 1977 fu direttore del coro dell’Ateneo. La stima reciproca e l’amicizia fra Enzo Corti e Angelo Rosso, sia sul piano umano che sul piano artistico, si concretizzò presto e in varie occasioni. Ogni martedì sera Enzo Corti teneva le prove del coro nella Chiesa Protestante, preparando le cantate di Dietrich Buxtehude e Johann Pachelbel per le ricorrenze importanti dell’anno liturgico. A queste sessioni di prova Angelo Rosso partecipò dapprima come spettatore appassionato di musica, ma in alcune occasioni il maestro Corti gli affidò l’incarico di accompagnare il coro durante le prove.  

Nell’ambito dell’attività artistica promossa dall’Associazione Amici della Musica, Enzo Corti fu parte attiva sia come musicista, sia come consigliere artistico di Angelo Rosso. Grazie a questa sinergia fu possibile organizzare l’esecuzione dell’opera integrale di J.S. Bach nel 1974 all’organo Tamburini della Cappella Sacro Cuore dell’Università Cattolica; per l’occasione furono invitati anche organisti europei. Un’altra esecuzione dell’Opera Omnia di Bach fu organizzata dalla associazione Amici dell’Organo della Chiesa Cristiana Protestante di Milano alla fine degli anni ‘70. 

 

Programma del concerto di Enzo Corti nell’ambito di un’esecuzione dell’Opera Omnia di J. S. Bach.
Programma del concerto di Enzo Corti nell’ambito di un’esecuzione dell’Opera Omnia di J. S. Bach.
Programma del concerto di Enzo Corti nell’ambito di un’esecuzione dell’Opera Omnia di J. S. Bach.
Programma del concerto di Enzo Corti nell’ambito di un’esecuzione dell’Opera Omnia di J. S. Bach.

La rilevanza dell’evento fu sicuramente data anche dal particolare contesto culturale in cui questi concerti si tenevano: l’Università Cattolica apriva le porte all’arte musicale come espressione di alto valore culturale. Per dovere di cronaca ricordiamo che le associazioni musicali tra gli anni Sessanta e Ottanta ebbero un’intensa attività, dando vita a varie stagioni musicali nella città di Milano. I luoghi nevralgici erano certamente il Teatro Angelicum, la Chiesa Cristiana Protestante, la Cappella Sacro Cuore dell’Università Cattolica. Le principali associazioni: gli Amici della Musica dell’Università Cattolica, la Polifonica Ambrosiana, l’Associazione Lombarda Amici dell’Organo e le stagioni di Musica e Poesia in San Maurizio. Inoltre, la Cappella Musicale del Duomo di Milano, sotto la direzione di Mons. Luciano Migliavacca, era un faro per l’esecuzione di Musica Sacra in contesto liturgico. 

Alcune memorie di Angelo Rosso su Enzo Corti si possono trovare a questo link: 

www.archiviomusicaledellangelo.wordpress.com/2020/12/01/enzo-corti-maestro-darte-organistica-a-milano/ 

Lattività concertistica di Enzo Corti iniziò presto e fu continuativa. I primi concerti fuori Milano furono nella Svizzera italiana e tedesca, le prime collaborazioni di rilievo furono con la RAI e la Radio Svizzera. Ricordiamo in particolare un concerto nella chiesa di Serravalle Scrivia (1973), dove l’organo Serassi era utilizzato per una fortunata rassegna organistica, inoltre degni di nota furono una serie di concerti tenuti presso la chiesa di Santa Maria del Rosario a Milano (1977-1978). 

 

Programma del concerto presso la chiesa Collegiata di Serravalle Scrivia
Programma del concerto presso la chiesa Collegiata di Serravalle Scrivia
Enzo Corti all’organo della Collegiata di Serravalle Scrivia.
Enzo Corti all’organo della Collegiata di Serravalle Scrivia.

 

In questi concerti alla chiesa del Rosario si nota una particolare sensibilità e ricercatezza nella stesura dei programmi: si tratta di tre concerti tenuti in momenti specifici dell’anno liturgico, in cui la prima parte presenta una serie di brani di J. S. Bach (tra cui sempre una grande composizione) e altri autori prebachiani o barocchi (italiani e non italiani); nella seconda parte si passa alla letteratura ottocentesca tedesca e francese fino ad arrivare a Messiaen e Alain, includendo inoltre i tre corali di C. Franck che furono eseguiti uno per ciascun concerto. Presso la chiesa del Rosario è collocato un organo Tamburini del 1962 (3 manuali, 3287 canne e 43 registri reali). 

 

Programma dei concerti d’organo alla chiesa di S. Maria del Rosario a Milano.
Programma dei concerti d’organo alla chiesa di S. Maria del Rosario a Milano.
Programma dei concerti d’organo alla chiesa di S. Maria del Rosario a Milano.
Programma dei concerti d’organo alla chiesa di S. Maria del Rosario a Milano.

 

La predilezione del Maestro Enzo Corti per la musica di J. S. Bach e per gli autori prebachiani era sicuramente motivata anche dal suo utilizzo nel Culto presso la Chiesa Protestante, ma certamente la passione per la musica J. S. Bach era profonda e si manifestò sempre nell’interesse per la ricerca e l’aggiornamento in ambito filologico. Accanto a J. S. Bach erano presenti pagine di Mendelssohn, Brahms, Franck, Reger, Alain, Messiaen, Britten, Hindemith. 

 

Enzo Corti alla consolle dell’organo Mascioni della chiesa di Santa Rita alla Barona a Milano
Enzo Corti alla consolle dell’organo Mascioni della chiesa di Santa Rita alla Barona a Milano

 

Cambiamo ora il discorso per parlare dellattività di docente che Enzo Corti svolse ininterrottamente dagli anni 70 fino al 2006. La Scuola Civica di Musica di Milano, prima presso porta Vigentina poi presso Villa Simonetta, fu il luogo in cui parecchi allievi organisti furono formati e preparati agli esami nei Conservatori dal Maestro Corti. Solo per citarne alcuni in ordine alfabetico, e chiedendo immediatamente scusa ai non citati, ecco alcuni allievi che hanno proseguito la carriera in ambito organistico: Andreoni Federico, Bonizzoni Fabio, Carraro Massimiliano, Corti Alessio, Fagiani Eugenio, Ghielmi Lorenzo, Longari Mauro, Manara Maurizio, Parolini Giorgio, Valsecchi Mario, Vianelli Emanuele. 

 

Certificato rilasciato dalla Scuola Civica di Musica di Milano.
Certificato rilasciato dalla Scuola Civica di Musica di Milano.
L’organo Tamburini della sede in Villa Simonetta (1987).
L’organo Tamburini della sede in Villa Simonetta (1987).

 

Stimato da parecchi organisti docenti in Conservatorio (tra cui Massimo Nosetti, don Sergio Marcianò, Luigi Celeghin), il maestro Corti era spesso chiamato come membro esterno nelle commissioni d’esame nei Conservatori di Stato e in giuria di concorsi organistici. 

Come docente si impegnò anche per organizzare corsi di perfezionamento organistico, invitando rinomati organisti presenti sulla scena europea dell’epoca. Ricordiamo i corsi sulla musica spagnola tenuti da Carlo Stella, quelli sull’improvvisazione organistica tenuti da Lionel Rogg per due anni consecutivi, quelli sulla musica francese classica tenuti da Andrè Isoir e quelli sulle opere bachiane con la docenza di Wilhelm Krumbach (in collaborazione con gli Amici della Musica della Cattolica). Da sottolineare la sua assidua frequenza ai concerti d’organo, motivata dalla volontà di essere non solo esecutore ma anche fruitore di musica organistica, compresa quella dei giovani esecutori, verso cui si mostrò sempre rispettoso e interessato. La sua professionalità di docente si manifestava anche nell’interesse verso nuove edizioni di musica organistica, saggi, manuali, riviste di musica organaria e organistica: la sua biblioteca era sempre aggiornata. 

Parliamo ora dei dischi realizzati da Enzo Corti: si tratta di cinque LP registrati per le case discografiche ECO e Rusty – Records. All’organo della Chiesa Protestante di Milano registrò un disco dedicato alla musica organistica di J. S. Bach e uno dedicato al corale luterano, realizzato con la collaborazione del coro parrocchiale. Sempre presso la Chiesa Protestante registrò un 45 giri in occasione del 125° anniversario di fondazione della Comunità Cristiana Protestante di Milano (1850). Degni di nota sono i dischi registrati all’organo Serassi di Primaluna: uno dedicato alla musica di Girolamo Frescobaldi, l’altro alle opere di Zipoli e Pachelbel.

Al seguente link possiamo ascoltare L’Aria detta la Frescobalda registrata all’organo Serassi di Primaluna:

https://youtu.be/PyrVrzRXDw0

 

Copertine dei dischi registrati da Enzo Corti
Copertine dei dischi registrati da Enzo Corti
Enzo Corti a destra, al centro l’organista Hans Vollenweider.
Enzo Corti a destra, al centro l’organista Hans Vollenweider.
Enzo Corti all’organo della chiesa di Primaluna e a fianco Oscar Mischiati (foto di Giovanni Vianini).
Enzo Corti all’organo della chiesa di Primaluna e a fianco Oscar Mischiati (foto di Giovanni Vianini).

 

Altro capitolo rilevante è costituito dall’attivo contributo di Enzo Corti alla progettazione di alcuni organi molto importanti per la città di Milano. In ordine cronologico: Organo della Chiesa Protestante, Organo della chiesa di Santa Maria Segreta, Organo di Villa Simonetta della Civica Scuola di Musica. 

Il progetto dell’organo Tamburini della Chiesa Protestante fu redatto da Gianfranco Spinelli e da Enzo Corti, la costruzione dell’organo risale al 1969. Si tratta del primo grande strumento meccanico a tre tastiere della città di Milano, realizzato secondo i più aggiornati metodi costruttivi dell’epoca (32 registri reali). 

 

Organo Tamburini della chiesa Cristiana Protestante di Milano (1969)
Organo Tamburini della chiesa Cristiana Protestante di Milano (1969)

 

Il legame con Santa Maria Segreta iniziò quando il giovane Enzo fu allievo di Gianfranco Spinelli, all’epoca organista titolare in questa chiesa. Successivamente, dal 1966 al 1988 presso Santa Maria Segreta venne a ricoprire la carica di parroco Mons. Luigi Villa (precedentemente citato parlando dell’università Cattolica), rimanendovi poi come residente. A seguito dell’improvvisa scomparsa di Gianfranco Spinelli nel 1983, Mons. Luigi Villa ebbe come punto di riferimento in materia di musica organistica Enzo Corti, il quale agli inizi degli anni Ottanta fu interpellato per la progettazione del nuovo organo della chiesa.  

L’organo Balbiani allora presente a Santa Maria Segreta fu donato alla Parrocchia di Pero nel 1985, per far spazio a un nuovo e più ampio strumento collocato sempre in abside nel 1986: l’Organo Meccanico Tamburini, a tutt’oggi il più grande organo a trasmissione meccanica della città di Milano. Si tratta di uno strumento in linea con gli orientamenti costruttivi europei degli anni Settanta, ai quali lo stesso Spinelli aveva guardato con grande attenzione di studioso in un suo primo progetto, e che vennero ulteriormente seguiti dal Maestro Enzo Corti nella progettazione attuale, mirando a recuperare l’originaria tradizione costruttiva dell’organo meccanico e una fonica in grado di rispondere alle esigenze interpretative di un’ampia letteratura organistica. 

 

Organo Tamburini della chiesa di Santa Maria Segreta a Milano (1986).
Organo Tamburini della chiesa di Santa Maria Segreta a Milano (1986).

 

Per dovere di cronaca ricordiamo che Mons. Villa chiese ad un giovane organista, che con buona volontà suonava alle Messe rimaste scoperte dopo la morte di Spinelli, di rimanere a tenere servizio in Santa Maria Segreta… questo organista è possibile ascoltarlo ancora oggi alle tastiere dell’organo Tamburini. 

Il Maestro Enzo Corti ha anche collaborato con la Commissione per la tutela degli Organi storici presso la Sovrintendenza ai Beni culturali della Lombardia; ricordiamo il rapporto di stima reciproca con il Dott. Mario Manzin per il recupero e la valorizzazione degli organi storici, in particolare nella Provincia di Milano e di Varese. 

In riferimento agli ultimi anni mi sia consentito un ricordo personale. Era l’estate del 2014, stavo concludendo i miei studi alla Haute École de Musique di Ginevra nella classe di organo di Alessio Corti; l’esame finale consisteva in un concerto all’organo Metzler della Cattedrale, fra il pubblico era presente Enzo Corti, che ancora continuava a mantenere vivo il suo interesse per le nuove generazioni di organisti, assistendo ai concerti degli allievi. 

Come in ogni spartito si giunge alle battute finali: la conclusione, anche se si vorrebbe suonare ancora un po’, arriva come nella Passacaglia di Bach, dopo un intenso e avvincente cammino illuminato dalla bellezza della musica. 

L’eredità organistica di Enzo Corti forse è proprio questa: apprezzare e avere cura della musica come un dono prezioso, da trasmettere con umiltà affinché altri ricomincino a suonare tracciando una nuova via. 

 

Enzo Corti e Alessio Corti all’organo Balbiani Vegezzi Bossi della Basilica di S. Ambrogio a Milano.
Enzo Corti e Alessio Corti all’organo Balbiani Vegezzi Bossi della Basilica di S. Ambrogio a Milano.